Guanti antitaglio è il termine comunemente utilizzato (in maniera impropria) per riferirsi ai guanti di protezione al taglio. Parliamo di tutti quei dispositivi che proteggono le mani durante lo svolgimento di mansioni che espongono gli operatori a materiali taglienti e/o al rischio di taglio.
I guanti antitaglio da lavoro sono DPI che rispondono alla normativa EN 388:2016, la quale definisce i livelli di protezione e i dettagli tecnici per tutti i tipi di guanti da protezione meccanica.
Nello specifico, la parte di normativa dedicata ai guanti antitaglio è stata revisionata nel 2016 e ha rivisto il Coup Test (che utilizzava lama circolare) richiedendo invece un test a lama dritta, con una macchina denominata TDM 100 che garantisce la certificazione ISO 13997.
Questo test può restituire sei livelli di resistenza al taglio, misurata in Newton:
- A: guanto antitaglio di protezione bassa (>2)
- B: guanto antitaglio di protezione media (>5)
- C: guanto antitaglio di protezione elevata (>10)
- D: guanto antitaglio di protezione elevata (>15)
- E: guanto antitaglio di protezione massima (>22)
- F: guanto antitaglio di protezione massima (>30)
Guanto antitaglio Livello A – Ansell HyFlex® 11-818 | Guanto antitaglio Livello B – Mapa Krytech 642 |
Guanto antitaglio Livello C – Honeywell WorkEasy | Guanto antitaglio Livello D – Uvex Bamboo Twinflex |
Guanto antitaglio Livello E – Cofra SuperCut 5 Plus | Guanto antitaglio Livello F – Tegera Infinity 8815 |
Nel caso in cui l’ultima lettera segnalata sul guanto fosse una “X”, questa indica che abbiamo davanti un guanto di protezione meccanica generico, ma non testato come dispositivo di protezione al taglio con la macchina TDM 100.
La versatilità dei guanti antitaglio da lavoroL’utilizzo di guanti antitaglio è definita nel Documento di Valutazione dei Rischi (DVR) a seguito di un’analisi dei rischi presenti durante lo svolgimento di una determinata mansione e quindi dei valori di protezione necessari.Pur nascendo come dispositivo di protezione per quelle categorie di lavoratori che maneggiano oggetti taglienti, i guanti antitaglio sono spesso utilizzati anche in ambienti diversi.Nell’edilizia, ad esempio, grazie al loro alto grado protettivo unito ad una resistenza all’usura notevole, i guanti antitaglio sono molto diffusi. I fattori da considerare per scegliere il guanto adatto sono molteplici:
- Resistenza: senza dubbio è il primo fattore da considerare nella valutazione. Diversi guanti prevedono anche una protezione più elevata per le zone della mano più a rischio, che contribuisce a prolungarne la durabilità;
- Destrezza: avere una sensibilità ottimale sulle dita può determinare la buona riuscita e la qualità di un lavoro. I guanti giusti finiscono per risultare quasi come una seconda pelle.
- Comfort: la composizione tessile del guanto in questo caso fa la differenza. I migliori materiali riescono ad unire protezione e comfort, traducendosi in un’esperienza di lavoro più naturale e meno stressante.
- Presa: impossibile non tenerla in considerazione per evitare in maniera completa incidenti e infortuni. La spalmatura superficiale è la componente che determina la tipologia di grip.
Scegliere il guanto con la spalmatura adatta dipende anche dall’ambiente di lavoro:
- La spalmatura in poliuretano è adatta per ambienti asciutti, dove è fondamentale un’ottima traspirabilità
- La spalmatura in nitrile è perfetta negli ambienti bagnati, essendo impermeabile
- La spalmatura in schiuma è un’ottima via di mezzo in ambienti asciutti o leggermente umidi: garantisce un grip perfetto ed è più traspirante rispetto a quella in nitrile
Ciò che rende i guanti antitaglio versatili e apprezzati in settori molto diversi tra loro è anche il fatto che la loro resistenza non compromette aspetti quali la leggerezza e la maneggevolezza, facendoli spesso preferire ad altre tipologie di guanti di protezione meccanica.Chiaramente la qualità del filato del guanto e il tipo di spalmatura influiscono su comfort, destrezza e traspirabilità, come anche sul prezzo del prodotto: ad esempio solo per i guanti antitaglio di livello C si può avere un’ampia variabilità (dai 3,50€ fino a 10€ al paio).
I guanti antitaglio professionali e la loro composizione
La protezione al taglio non è data dalla spalmatura superficiale (che determina invece la tipologia di grip) ma dalla composizione tessile del tessuto con cui è realizzato il guanto, ad esempio i filati più utilizzati sono:
- HDPE o altre mescole simili di polietilene;
- Kevlar, una fibra sintetica brevettata nel 1965 dalla DuPont che, a parità di massa, è cinque volte più resistente dell’acciaio;
- Fibra di vetro, molto comune nei modelli più economici;
- Filo d’acciaio ricoperto, che permette di avere un guanto più sottile dello standard ma con alti livelli di resistenza.
Le categorie di protezione più basse sono indicate per attività a rischio basso, come il montaggio finale di componenti senza spigoli vivi (livello di protezione A) o la manipolazione di parti metalliche, vetro piano o fibre di carbonio (livello B).I livelli di protezione che vanno da C a F garantiscono prestazioni elevate e, per comprendere quale guanto scegliere, è bene affidarsi a professionisti che offrano un’ampia varietà di alternative accompagnata dai consigli degli specialisti del settore.
I guanti antitaglio da motosega: un obiettivo diverso
I guanti da motosega seguono una logica differente rispetto ai guanti antitaglio: è possibile infatti avere anche dei guanti da motosega non antitaglio.La norma EN 381-7 definisce i requisiti e i dettagli per questo genere di guanti di protezione, che hanno l’obiettivo di bloccare la catena in maniera istantanea così da evitare infortuni gravi.Ciò è possibile attraverso il principio di ostruzione, applicato grazie all’utilizzo di fibre di origine sintetica. Queste fibre lunghe, sottili e molto resistenti, in caso di contatto con la catena vengono estratte dal tessuto e vanno ad avvolgersi intorno alla motosega bloccandola in una frazione di secondo.Molto spesso la protezione è inserita esclusivamente nel guanto sinistro, che è l’unico che opera vicino alla catena, in particolare nei punti più a rischio come il dorso della mano.
Guanti antitaglio da macellaio e per affettatrice
In questo caso, i guanti antitaglio rispondono alla norma EN 14328, che specifica i requisiti per guanti e proteggi-braccia per la protezione contro i coltelli motorizzati. Questo genere di guanti sono realizzati in cotta di maglia e sono adatti anche al contatto alimentare.
- Guanto antitaglio in cotta di maglia Honeywell Chainextra (a sinistra)
- Guanto antitaglio in cotta di maglia con polsino lungo a protezione dell’avambraccio Honeywell Chainex 2000
- Grembiule Honeywell Chainexlite per completare l’abbigliamento protettivo contro i coltelli motorizzati
Scegliere i guanti antitaglio adattiLa scelta dei dispositivi di protezione individuale va basata sulle singole esigenze, spesso legate a situazione specifiche difficili da definire a priori.La linea Intersafe di Lyreco, con il suo team di specialisti, si dedica proprio a questo: comprendere le esigenze di ogni azienda per poter proporre le soluzioni più sicure, su misura e nel rispetto delle normative più recenti.Puoi contattarci facilmente per conoscere tutti i nostri servizi.