In ogni luogo di lavoro il rischio di incorrere in spiacevoli incidenti che mettono in pericolo uno o più soggetti è sempre molto elevato.
Dalla relazione Inail relativa al quinquennio 2019 – 2023 emerge che le denunce di infortuni sul lavoro, anche se in calo nell’ultimo anno in analisi, sono sempre altissime:

Inoltre, la relazione mostra quali sono i settori più vulnerabili e come è comprensibile che sia le attività manifatturiere, ospedaliere ed edili occupano i primi 3 posti:

Da questi dati si evince l’importanza del ruolo che il primo soccorso ha in ogni ambito lavorativo e del perché ci sono delle normative che ne regolano il corretto funzionamento in termini di obblighi, figure coinvolte e attrezzature necessarie.
Se si pensa che per uffici e imprese non sia prioritario prevedere, organizzare e predisporre tutto ciò che ruota intorno a interventi di assistenza tempestivi e sicuri si commette un grave errore perché il primo soccorso aziendale, oltre a essere un obbligo di legge, è l’unico modo per garantire la sicurezza e la salute di tutti coloro che si trovano in azienda e che a causa di incidenti o malori potrebbero aver bisogno di un soccorso immediato.
In questo articolo, cercheremo di ribadire il valore del primo soccorso in azienda, le normative che lo regolano e quale impatto positivo può avere sulla cultura aziendale. Comprendere questi aspetti, darà un’ulteriore conferma del ruolo che riveste la sicurezza sul lavoro in ogni settore e di quanto sia importante sapersi comportare nelle situazioni di emergenza che in pochi secondi possono cambiare l’esito del soccorso prestato.
Cosa si intende per primo soccorso aziendale?
Con il termine primo soccorso aziendale si fa riferimento a tutte le pratiche, agli obblighi normativi e alle procedure da questi previsti, adottate da aziende e uffici con lo scopo di gestire in modo immediato le emergenze sanitarie minimizzandone i rischi in attesa, se necessario, dell’equipe medico.
Questi interventi comprendono il trattamento di lesioni di diverse entità, da quelle meno pericolose che non vedono un pericolo di morte, come i tagli, le abrasioni o gli attacchi di panico, a quelle più gravi, come l’arresto cardiaco. Lo scopo di queste azioni è quello di non peggiorare la situazione del soggetto sofferente nell’attesa dell’intervento del personale medico qualificato.
A occuparsi del primo soccorso in azienda è il personale appositamente formato, figure designate come addetti al primo soccorso che svolgono un compito fondamentale nel garantire la sicurezza dei colleghi. La formazione degli addetti al primo soccorso comprende sia pratiche mediche di base sia tecniche di comunicazione da adottare durante un’emergenza per coordinare efficacemente le azioni necessarie. In questi casi, ogni secondo conta e avere personale formato, DAE funzionanti e kit di primo soccorso ben forniti può fare la differenza. Una risposta rapida aiuta a non peggiorare la situazione ed evitare complicazioni più gravi che potrebbero insorgere se l’intervento non fosse repentino.
Un piano di primo soccorso aziendale efficace
Il primo soccorso aziendale deve perseguire i seguenti obiettivi generali:
• tutelare la vita di chi si trova in azienda e abbia subito un danno fisico causato da un malore o da un incidente;
• avvertire tempestivamente i soccorsi informandoli nel modo più dettagliato possibile sull’accaduto;
• assistere il soggetto coinvolto senza peggiorare la sua situazione e, se possibile, prevenendo danni più gravi.
Per programmare e strutturare un piano di primo soccorso bisognerà tenere in considerazione alcune caratteristiche dell’azienda, come:
- quali attività lavorative vengono svolte al suo interno;
- le sue dimensioni e quindi il numero di dipendenti;
- altre persone che eventualmente potrebbero essere presenti nell’ambiente di lavoro.
Questi aspetti sono strettamente correlativi alla valutazione dei rischi perché solo così si potranno identificare possibili emergenze ed eventuali persone coinvolte con lo scopo di determinare quali risorse e formazione sono necessarie per rispondere a prevedibili e spiacevoli episodi. È importante sottolineare che la valutazione dei rischi deve essere integrata in un programma di sicurezza aziendale continuo perché qualsiasi cambiamento nell’ambiente di lavoro, come l’introduzione di una nuova macchina, può cambiare la situazione precedentemente delineata.
Un piano di primo soccorso studiato sull’analisi dei rischi e aggiornato periodicamente è fondamentale per assicurare una corretta risposta alle emergenze. Questo piano deve includere pratiche dettagliate su come gestire situazioni di varia natura, le responsabilità di coloro che ricoprono il ruolo di addetti al primo soccorso e i contatti di emergenza. Inoltre, è importante che tutti i dipendenti conoscano le procedure di primo soccorso aziendale previste dal piano e che vengano svolte regolarmente delle esercitazioni così da prendere dimestichezza con l’iter stabilito. Un piano conosciuto da tutti può aiutare a gestire le situazioni di panico nei momenti più critici perché tutti sono a conoscenza di cosa è giusto fare e cosa non è permesso. Inoltre, essere più consapevoli dei pericoli che ogni giorno si corrono e avere una formazione di base, incoraggia i dipendenti ad assumere comportamenti più responsabili e a prevenire così possibili situazioni di rischio.
Un altro aspetto cruciale è la formazione del personale incaricato come addetto al primo soccorso e il loro successivo e regolare aggiornamento. Secondo l’articolo 45 del Testo Unico di Sicurezza sul Lavoro, il datore di lavoro ha il compito di designare i lavoratori che dovranno attuare interventi di primo soccorso, prevenzione incendi, salvataggio e gestione dell’emergenza.
Ogni azienda, inoltre, dovrebbe essere dotata di uno o più kit di primo soccorso posizionati in punti facilmente accessibili in caso di emergenza. È importante assicurarsi che i kit siano sempre completi, che rispettino la normativa che regola le cassette di pronto soccorso e che i prodotti al loro interno non siano scaduti.
Normativa primo soccorso aziendale: cosa dice la legge
La principale normativa relativa al primo soccorso aziendale è il Decreto Ministeriale D.M. 15 luglio 2003 n.388, in particolare all’articolo 1 comma 2 prevede che il datore di lavoro identifichi la categoria a cui appartiene la propria azienda, classificate in base al rischio infortunistico INAIL e, solo per le imprese del gruppo A, la comunichi all’ATS di competenza. Inoltre, la normativa definisce gli aspetti relativi all’organizzazione del primo soccorso, ai requisiti e alla formazione degli addetti incaricati e alle attrezzature minime necessarie per gli interventi di primo soccorso.
Come abbiamo già visto, anche il Testo Unico di Sicurezza sul Lavoro (D.Lgs. n.81/2008), in particolare gli articoli 18, 43 e 45 comma 1, ribadiscono l’importanza del ruolo del datore di lavoro in quanto ha l’obbligo di occuparsi di questo aspetto essenziale per la sicurezza dell’azienda. Insieme al medico competente, deve infatti tener conto del tipo di attività, delle dimensioni dell’impresa, dei fattori di rischio e delle altre eventuali persone presenti sui luoghi di lavoro, stabilendo i necessari rapporti con i servizi esterni, anche per lo spostamento dei lavoratori coinvolti nella situazione di emergenza. In base alle caratteristiche dell’azienda, anche la formazione degli addetti cambia, infatti può includere l’uso di attrezzature di primo soccorso, come defibrillatori semiautomatici esterni (DAE) e tecniche di rianimazione cardiopolmonare.
Assicurarsi che l’azienda sia conforme a questi decreti non permette solo di evitare salate sanzioni, ma dimostra anche l’impegno e la responsabilità dell’azienda verso la sicurezza dei dipendenti. Inoltre, essere conformi alle leggi nazionali ed europee, può influenzare la reputazione dell’azienda in modo positivo rafforzandone anche la sua posizione sul mercato.
Come abbiamo già più volte ribadito, figure, pratiche, aggiornamenti e normative inerenti al primo soccorso in azienda sono fondamentali per garantire un ambiente di lavoro protetto e sicuro. Fare investimenti sui corsi di formazione del personale, nell’acquisto di kit di primo soccorso adeguati al tipo di attività e nella creazione e revisione di piani di emergenza non solo rende più sicuro l’ambiente ma aumenta anche il benessere dei dipendenti. Un piano di primo soccorso solido e perfettamente a misura è un investimento per il futuro dell’azienda, solo così, infatti, l’impresa potrà essere in grado di rispondere prontamente alle sfide che purtroppo si troverà ad affrontare.